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Intervista a Paolo Tommasetti


Vi proponiamo la terza intervista da “E poi è arrivato il diavolo” rilasciata da alcuni superstiti, parenti dei testimoni del rastrellamento avvenuto il 4 maggio 1944 nelle zone del Cerreto di Fivizzano. Intervista fatta a Paolo Tommasini nipote di Ciro Rossellini vittima dei rastrellamenti.


Che testimonianza dichiara, aveva qualche parente rimasto ucciso durante il periodo dei rastrellamenti?

Ciro Rosselli sarebbe stato il fratello di mia mamma, lavorava all'arsenale di La Spezia aveva due figli e la moglie era già morta al quel tempo lì io ero fuori con le pecore, ero un garzone diciamo! Ero giù nella maremma, lui invece stava andando a La Spezia per soldi, ma, purtroppo non c’è arrivato. È stato preso dai partigiani e l’hanno fatto fuori. Lo avevano portato sul al vaglio del Cerreto davano colpa ai tedeschi che c’era stato un rastrellamento, ma i tedeschi quello che aveva in tasca glielo lasciavano, invece, lui aveva 20.000 Lire non c’hanno più trovati!


Perché l’ho avrebbero ammazzato i partigiani?

Dicevano che era un fascista, invece, fascista non lo era. Avevano preso anche suo fratello li al paese, ma Ciro si impuntò e li convinse a lasciarlo stare nella sua casa. Molto probabilmente lo volevano fare fuori anche lui.


Il fatto che siano stati i partigiani è una cosa che avete visto o sentito dire?

Mi è stato detto. È stato visto da un signore di Boviglio, voleva dire ma non poteva perché avrebbe rischiato la stessa fine. Gli ultimi giorni della sua vita ha testimoniato dichiarando che Ciro era stato ucciso per mano partigiana.


Quindi voi lo avete saputo molto dopo?

Dopo la Liberazione. Durante il periodo della guerra era stato portato a Pieve San Paolo.


Voi pensavate che era stato ucciso dai tedeschi, prima che il signore di Boviglio testimoniò?

Si, in effetti in un primo momento pensavamo fossero stati loro, ma, poi ragionandoci sopra non tornavano le cose, è stato trovato senza nulla in tasca! I tedeschi avevano ammazzato delle altre persone in paese ma quello che avevano in tasca gliel'hanno lasciato, invece Ciro aveva 20.000 Lire sono spariti! Allora si è pensato, piano piano che fossero stati i partigiani.

Noi abbiamo sentito tanti racconti e da quello che emerge è che i tedeschi portavano via tutto dagli animali, alle cose di valore nelle case.

Però se ammazzavano una persona non ci prendevano quello che aveva in tasca.


La possibilità che fossero stati dei Fascisti perché in questi rastrellamenti c’erano truppe italiane, avete pensato a questa possibilità?

No, perché i fascisti facevano quello che potevano anche loro, ammazzavano i partigiani non i paesani.


Dicevano che il signor Ciro era Fascista, perché?

Lo dicevano ma non era vero. Chi non era Fascista a quel tempo là, perché se non prendevano la tessera non andava a lavorare, e quindi uno era obbligato a prenderla, quel tempo là era così!


Lei lo ha saputo che avevano bruciato il paese di Mommio (MS)?

Non mi ricordo bene, il paese è stato bruciato il giorno precedente all'uccisione di mio zio,ma, sono stati i tedeschi appiccare il fuoco. Dopo davano colta ai tedeschi perché c’era stato il rastrellamento. Anche noi né eravamo convinti, ma poi con il tempo la verità è emersa. Lo dicono non è che io abbia visto!


Quanti anni aveva nel 43’/44’?

Avevo ventun anni, ho avuto dei problemi al torace, sono stato sempre a casa, non ho potuto fare neanche il militare.


No aveva paura quando c’erano i rastrellamenti?

Certo, correvo subito a nascondermi, avevamo fatto un rifugio nella casa, c’era un nascondiglio sotto l’abitazione. Un vano sotto terra sarà stato 3 m X 3.


Molti ragazzi si sono uniti ai Partigiani per nascondersi?

In tanti si, ma, io non ho mai saputo. Io ho preferito stare a casa, non mi sono sentito di unirmi ai partigiani impugnando un fucile per liberare l’Italia. Ho preferito nascondermi.


Nel paese c’erano anche i fascisti, si sentiva questa divisione?

Fascisti c’era uno, lavorava in comune, ma, non dava fastidio, lui aveva le sue idee si chiamava Beppino. Non era cattivo, anzi aiutava come poteva, era un sotto ufficiale.


Quanti anni aveva Ciro quando è morto?

Avrà avuto sui 40/45 anni più o meno.


Cosa né pensa sull'episodio che vede coinvolto suo zio?

Io penso cose poco belle. I partigiani che avevano le idee chiare erano pochi, la maggior parte pensava a rubare. Del nostro paese c’era solo uno si chiamava Giovanni, lui aveva delle idee giuste e correte il resto dei partigiani erano dei ladri.


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