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Filattiera, Ponticello – 3 luglio 1944

Il 2 Luglio 1944 a Ponticello una piccola comunità di Filattiera avvenne uno degli episodi più atroci della Lunigiana, in questo periodo assediata continuamente dalla disumanità tedesca. A far scattare il delirio sembrerebbe fosse stato l’uccisione e il ferimento di due soldati germanici. Proprio per questo accaduto i militari tedeschi iniziano a perquisire le abitazioni cercando qualche traccia, qualche cosa che approvasse la presenza o il passaggio dei partigiani, un qualcosa che poteva essere usato come pretesto contro gli abitanti. Erano capitati diversi episodi di conflitto tra partigiani e tedeschi, ma per la prima volta furono coinvolti civili; vittime scelte a caso, portate via senza alcun motivo.


Nello smisurato rastrellamento vengono prelevati cinque persone: Vincenzo e Giovanni Sardella (38 e 32 anni); Enrico Angella (36) e Leopoldo Mori (56). Furono portati al comando tedesco di Scocetoli (Pontremoli) interrogati nel pomeriggio la sentenza si conclude con la condanna a morte, senza alcuna prova.


3 Luglio 1944 Il mattino seguentei cinque prigionieri vengono scortati a valle fino al piccolo borgo di Ponticello, fucilati uno dietro l’altro nel piazzale della chiesa, davanti alla popolazione costretta ad assistere all'esecuzione. I corpi furono appesi agli alberi e lasciati esposti a lungo prima di essere sepolti nella fossa comune. Al termine di questa esecuzione mentre le donne e i bambini vengono rimandati a casa; i tedeschi continuano a dare il tormento agli abitanti, prendendo sempre a caso alcuni uomini costringendoli ad andare nei campi di lavoro forzato in Germania.


Un anno dopo, a Liberazione avvenuta, si svolgono i funerali solenni. Il 4 Giugno 1945 i resti furono composti nelle bare e trasportati con un corteo lungo cinque chilometri, partito da Ponticello per dirigersi nella chiesa si SS. Annunziata di Pontremoli, luogo di origine delle vittime.


Attualmente nella piazza di Ponticello sorge una lapide in onore delle vittime, su di essa sono riportate testuali parole:


"Su questa piazza il 3 luglio 1944 le soldatesche germaniche, per barbara rappresaglia, trucidarono e straziarono i fratelli Vincenzo e Giovanni Sardella, Francesco ed Enrico Angella e il cognato Leopoldo Mori. Illibati e innocenti lavoratori costringendo con le armi il popolo ad assistere allo scempio (...) Non manchi mai il compianto alle vittime e infamia ai carnefici"

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