Oggi, 17 Luglio 2017, è l'anniversario della nascita della prima partigiana italiana ad essere uccisa per mano di un plotone d'esecuzione. Vogliamo ricordare così la sua storia, simbolo delle partigiane italiane, per non essere dimenticata.
Francesca De Giovanni nasce 94 anni fa a Monterenzio (BO), il 17 Luglio 1923.
Fin da bambina il suo carattere vivace e ribelle emerge e non si contiene di certo nell'espressione di ideali politici.
Il primo arresto avvenne il 28 Gennaio 1943, quando venne arrestata con l’accusa di aver risposto alle avance di un impiegato comunale (che indossava la camicia nera sotto alla giacca) dicendo: “Queste camicie nere.. tra qualche anno dovranno sparire!”.
Francesca fortunatamente se la cavò con 15 giorni di carcere, e quando tornò a Monterenzio cominciò a lavorare nel Molino del paese, luogo di ritrovo dei primi gruppi partigiani autonomi che organizzavano sabotaggi e scioperi, tra cui faceva parte anche il fratello Guerrino.
Ben presto Francesca, si avvicinò a questi gruppi, molti dei quali confluiranno poi nelle Brigate 36° Garibaldi e 62° Camicie Rosse. Qui conobbe Egon Brass, uno slavo scappato dal suo paese che decise di aderire alla Resistenza Italiana. Fin da subito si innamorò di Francesca, che divenne “Edera”, nome di battaglia.
Alla fine del Marzo 1944, Francesca lascia Monterenzio, per raggiungere con il fidanzato Egon Brass, Bologna, per unirsi ad alcuni gruppi di liberazione attivi nel capoluogo emiliano. Appena giunta a Bologna, venne catturata, torturata e rinchiusa nel carcere di San Giovanni in Monte a Bologna.
Edera non si lasciò sfuggire nessuna informazione ed il
1° Aprile 1944, viene portata sul retro del Cimitero della Certosa di Bologna, dove un plotone di esecuzione l’attende. Edera, decide però di compiere l’ultimo atto di ribellione; voltandosi per guardare in faccia ai suoi carnefici, grida “Tremate! Anche una ragazza vi fa paura!”.
Insieme ad Edera De Giovanni, vengono fucilati anche il suo compagno Egon Brass ed Ettore Zaniboni, Enrico Foscardi, Attilio Diolaiti, Ferdinando Grilli, tutti appena ventenni.
La storia di Edera non è stata dimenticata, poiché simbolo di un’emancipazione femminile nel periodo di guerra, che sfidò a viso aperto la tradizione, la società patriarcale e il regime fascista.
Fonti:
www.anpi.it/donne-e-uomini/2471/edera-francesca-de-giovanni
www.google.it/immagini
www.storiaememoriadibologna.it/edera-de-giovanni