top of page

20 Luglio 1944: Operazione Valchiria - L'ultimo attentato a Hitler

In questo giorno di 73 anni fa, Hitler riuscì a scampare ad un attentato ordito nei suoi confronti da alcuni politici e militari tedeschi della Wermacht, che esponevano aspre critiche nei confronti del Governo soprattutto dopo gli eventi accaduti dal 1933 al 1938. Fu messo in opera dal Colonnello Claus Schenk von Stauffenberg ed attuato nel quartier generale del Fuhrer a Rastenburg nella Prussia orientale. L'obiettivo finale, attraverso un successivo colpo di stato, era quello di creare un nuovo governo con il fine di instaurare una pace separata con gli Alleati, così da evitare la disfatta e l'invasione della Germania, attuando il Piano Valchiria, o Walkuere in tedesco, che prevedeva, nell'ipotesi di un colpo di stato o di insurrezione interna, la mobilitazione delle milizie territoriali per controllare il popolo ed i lavoratori. Il Colonnello Stauffengberg, tuttavia, apportò modifiche affinché la milizia agisse contro le SS ed i vertici di Partito.

Nel 1942, il Colonnello Henning von Tresckow, membro dello Stato Maggiore del Feldmaresciallo Fedor von Boch, a seguito dei primi fallimenti della Wermacht, formò un nuovo gruppo di adepti che divenne ben presto il centro nevralgico dell'Operazione Valchiria. Il Fuehrer, tuttavia, godeva di un efficiente sistema di sicurezza ma, grazie all'adesione del Generale Friedrich Olbricht che, come capo del quartier generale dell'ufficio dell'esercito, aveva accesso ad un sistema di comunicazione indipendente, fu possibile gettare le basi per attuare l'operazione: l'idea prese vita nel 1943 durante una riunione tra il Feldemaresciallo Gunter von Kluege, il Generale dimesso Luedwig Beck, il Dottor Carl Friedrich Goerdeler, uno dei maggiori oppositori di Hitler, ed il Generale Olbricht. Tuttavia, le occasioni per realizzare l'attentato stavano sfuggendo perché Hitler si mostrava sempre meno in pubblico e, soprattutto, Himmler e la Gestapo iniziavano a nutrire sospetti riguardo un possibile attacco sovversivo, sospettando il coinvolgimento di alcuni Ufficiali dello Stato Maggiore Generale.

La responsabilità di compiere materialmente l'attentato cadde su Stauffenberg in quanto era quello che aveva maggiori possibilità di entrare in contatto con il Dittatore nella tana del lupo. Infatti, la mattina del 20 Luglio, il Colonnello, in compagnia del Tenente Werner von Haeften, oltre al Generale Helmuth Stieff, venne chiamato a Rastenburg per fare rapporto a Hitler in merito alle divisioni della milizia territoriale in previsione dell'avanzata russa. Stauffenberg e von Haeften erano entrambi in possesso di borse contenenti ordigni, preparati da Wessel Freytag von Loringhoven con un kg di esplosivo al plastico, i quali avevano un detonatore a tempo composto da una molla di rame che sarebbe stata corrosa da un acido. L'incontro, che era previsto per le 13, venne anticipato alle 12:30 perché nel pomeriggio sarebbe arrivato Mussolini in visita, e quindi tutta l'operazione dovette subire un'accelerazione: Stauffenberg e Haeften chiesero di poter accedere al bagno dove iniziarono a preparare gli ordigni, ma riuscirono a confezionarne solamente uno perché vennero richiamati in quanto la riunione era già iniziata. Una volta arrivato nell'edificio dove si teneva il convegno, l'Ufficiale chiese di essere posizionato vicino ad Hitler perché aveva problemi di udito, ma dovendo aspettare il proprio turno per parlare, dopo aver fatto posizionare la valigetta, si allontanò dalla sala chiedendo di poter fare una telefonata. Mentre stava percorrendo la strada a ritroso, la bomba esplose. Erano le 12:42. Il colonnello, ritenendo che l'attentato fosse riuscito, tornò alla macchina ma Hitler ne uscì quasi illeso: riportò solamente qualche bruciatura alle gambe e la perforazione del timpano destro perché la cartella esplosiva venne spostata dal Colonnello Heinz Brandt dietro alla gamba del tavolo, scongiurando la morte del Dittatore, ma non quella di alcuni Ufficiali.

Dopo l'attentato doveva prendere avvio l'operazione Valchiria, che però trovò numerosi intralci nell'attuazione, ed alle 22:30 i principali congiurati vennereo arrestati. Il Colonnello Claus von Stauffenberg, il Generale Friedrich Olbricht, il Colonnello Albrecht Mertz von Quirnheim ed il Tenente Werner von Haeften vennero arrestati poco dopo la mezzanotte del 21 Luglio e fucilati nel cortile del Bendlerblock; mentre altri vennero deportati nei lager.

L'attentato in definitiva fallì in tutte le sue parti e portò all'arresto di 5 mila persone.


Questo fu l'ultimo dei 42 attentati che Hitler subì nel corso della sua vita politica, da cui ne uscì sempre illeso, ed è raccontato molto bene nel film del 2008 "Operazione Valchiria" in cui Tom Cruise interpreta Stauffenberg.



Fonti testo e foto: wwww.wikipedia.it

Fonti articoli di giornale: www.memoriadibologna..comune.bologna.it



bottom of page