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14 Agosto 1944 - Irma Bandiera: prima donna partigiana.


Irma "Mimma" Bandiera

Murales a Irma Bandiera, purtroppo già sfregiato

Nata a Bologna l’8 Aprile 1915 da una famiglia agiata. Cresce durante il ventennio fascista dimostrando un attitudine democratica e, allo scoppio della guerra, pur appartenendo ad una famiglia benestante che avrebbe potuto sfollare in campagna, decide di rimanere in città, dove inizia a frequentare gli ambienti antifascisti: s'scrive clandestinamente al PCI e divenne combattente partigiana nella 7° Brigata GAP Gianni Garibaldi con il nome di battaglia “Mimma”. Nonostante il suo aspetto elegante e raffinato, divenne un'intrepida staffetta sempre pronta a consegnare armi e documenti ai vari distaccamenti della sua brigata. Aveva 29 anni quando venne catturata dai fascisti della Compagnia Autonoma Speciale, guidata dal Capitano Renato Tartarotti, il 7 agosto 1944 a Funo di Argelato, dove abitava a casa della zia per ripararsi dai rastrellamenti in atto nel bolognese, dopo aver consegnato delle armi alla base partigiana di Castel Maggiore (BO). Alcune voci sostengono che venne presa a seguito di una soffiata del marito della zia: i militari stavano attuando delle rappresaglie perché, ai primi di Agosto, i partigiani avevano ucciso un gerarca ed un ufficiale tedeschi ad Argelato. Dopo la cattura, venne portata insieme ad altri antifascisti nelle scuole elementari di San Giorgio di Piano; i suoi compagni di sventura vennero poi trasferiti ad Argelato e fucilati nel luogo dove sorgeva la Casa del Fascio, distrutta da un’azione partigiana qualche giorno prima. Irma venne portata a Bologna e, prima di essere fucilata il 14 Agosto 1944 in una zona conosciuta come il Meloncello, dovette sopportare una settimana di torture e sevizie da parte dei suoi aguzzini, che tentarono di farla parlare con ogni mezzo. Ma lei non disse nulla, gridava per il dolore subito ma continuava a guardare in faccia i suoi torturatori con disprezzo e fierezza. Fu per questo probabilmente che i fascisti infierirono ulteriormente su di lei accecandola, prima di scaricarle addosso i proiettili delle loro mitragliatrici. Il suo corpo rimase esposto per un giorno intero sulla pubblica via a monito per la popolazione.

Riconosciuta partigiana dal 1 Ottobre 1943 al 14 Agosto 1944, ha ricevuto la Medaglia d'oro al valor militare e, in occasione del 72° anniversario della Liberazione, sul muro della scuola Bombicci è stato realizzato un murales che riproduce il suo volto sorridente. A lei è stata inoltre intitolata una squadra sappista: la 1° Brigata Irma Bandiera Garibaldi; oltre a numerose vie in alcuni paesi del bolognese.


Ora riposa nel Monumento ossario ai Caduti Partigiani della Certosa di Bologna, il suo nome, inoltre, è ricordato nel sacrario di Piazza Nettuno nel capoluogo emiliano e nel Monumento alle cadute partigiane di Villa Spada.

Sul luogo in cui fu trucidata, di fronte alla casa che era dei suoi genitori, nella via che ora porta il suo nome è stata posta una lapide a perenne memoria del suo immenso sacrificio.


Fonti:

  • www.wikipedia.it

  • www.anpi.it

  • www.storiaememoriadibologna.it

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