Dopo lo sfondamento della linea Gustav, avvenuto nel mese di Aprile, le forze alleate deviarono verso Roma al fine di liberarla invece di risalire la penisola il più velocemente possibile come suggeriva il generale inglese Alexander, il quale sosteneva si dovesse poi intraprendere la direttrice Trieste-Lubiana, così da liberare la zona del Danubio prima che vi arrivasse l'Armata Rossa. Gli americani, invece, avrebbero preferito spostare un ingente quantitativo di truppe verso la Francia a sostegno dell'Operazione Anvil, che prevedeva uno sbarco nelle zone tra Cannes e Hyéres. Essendo prevalsa la tesi americana, che portò via dalla penisola ben 7 divisioni, Kesselring ebbe l'opportunità di riorganizzare le forze tedesche sulla Linea Gotica e di rinforzarne le difese.
Il 4 Agosto, in un summit dei vertici militari inglesi presieduto da Alexander, prese corpo l'ideazione dell'attacco alla Linea Gotica sulla costa adriatica verso Rimini e sui passi dell'appennino su proposta del Generale Oliver Leese, Comandante dell'8° Armata inglese. Il Generale americano Clark, Comandante della 5°, accettò il piano a patto che gli fosse affidato il XIII Corpo d'armata per sostituire le truppe cedute al fronte francese. Questo piano prenderà il nome di Operazione Olive in onore del suo ideatore e, al fine di garantire una buona riuscita all'offensiva alleata, venne ideato anche un piano di disinformazione, chiamato Ulster, per convincere i nemici che gli attacchi sull'Adriatico, prima fase dell'Operazione, fossero un diversivo e che il vero scontro sarebbe avvenuto al centro, verso il Passo della Futa, così da sguarnire di forze il fronte appenninico e facilitare l'avanzata verso la pianura.
Gli ordini per l'avvio dell'offensiva vennero diramati il 16 Agosto, assegnando alle forze inglesi l'attacco nel settore adriatico (fronte Teodorico), con l'obiettivo della conquista di Rimini, le cui 9 divisioni dovevano vedersela con la 10° Armata tedesca, agli ordini di Vietinghoff, che era composta dal LXXVI Corpo d'Armata Corazzato di Traugott Herr, il LI Corpo Alpino di Valentin Feurstein ed il I Corpo Paracadutisti di Schlemm, in particolare la 4° Divisone di Trettner. Dopo 24 ore, sarebbero entrate in azione le truppe americane, contrastate dalla 14° Armata formata dal I Corpo Paracadutisti e dal XIV Corpo Corazzato del Generale Etterlin, con il compito di raggiungere alcuni punti strategici sugli appennini (fronte Alarico), da dove impostare l'attacco sull'asse Firenze-Bologna, che sarebbe partito 5 giorni dopo da parte del XIII Corpo britannico. Queste manovre dovevano portare allo sviluppo di un attacco a tenaglia congiunto tra le due armate alleate, al fine di costringere i tedeschi ad abbandonare la Linea Gotica e ad attestarsi dietro la linea del Po, permettendo la conquista dell'Emilia-Romagna.
L'attacco principale venne preceduto, il 19 Agosto, da un'operazione delle forze del II Corpo polacco, guidate dal Generale Anders, che avevano l'obiettivo di attestarsi sulla linea del Metauro, raggiunto il 22 grazie alla collaborazione del CIL (Corpo Italiano di Liberazione) e della Brigata partigiana "Mailella", dopo 3 giorni di furiosi combattimenti.
Per l'avvio ufficiale delle operazioni, tuttavia, ci furono dei rallentamenti perché buona parte delle truppe inglesi si trovavano a combattere sul fronte centrale e fu quindi necessario spostarle verso il mare. Tra il 15 ed il 22 Agosto, le strade umbro-marchigiane videro il passaggio di camion, mezzi corazzati e cannoni: circa 80 mila veicoli transitarono di notte, a fari spenti, sollevando una grossa quantità di polvere che non passò inosservata senza però destare troppi sospetti sui tedeschi che sorvegliavano quelle zone.
A questo punto, tutto era pronto e l'azione sarebbe scattata alle ore 23 del 25 Agosto 1944.
L'attaccò riuscì solo in parte: gli inglesi iniziarono l'offensiva dalla zona di Pesaro, riuscendo a sfondare le difese tedesche ed avanzando verso Rimini, liberata il 21 Settembre, Santarcangelo di Romagna, il 25, e Savignano sul Rubicone, il 27. Nel mese di ottobre riuscirono a prendere Cesena, il 19, Cesenatico, il 20 e Cervia il 23; il 9 Novembre riuscirono ad entrare a Forlì, liberando la "città del Duce", importantissima per il morale delle truppe; a Dicembre fu la volta di Ravenna e Faenza. Gli americani, invece, non riuscirono a conquistare tutte le postazioni tattiche preventivate e, dopo aver sferrato un colpo sul Passo della Futa, spostarono l'azione sulla direttrice Firenze-Imola, dove si trovava il punto più debole della Gotica, occupando e liberando Marradi, Palazzuolo sul Senio e Castel del Rio ma, dopo aver preso Monte Battaglia grazie ad un'azione combinata con i partigiani che lo avevano occupato giorni prima, invece di proseguire verso Imola e attaccare i tedeschi che bloccavano i britannici, decisero di riprendere le azioni sulla Futa e puntarono sul capoluogo emiliano. Nella discesa verso Bologna, la spinta americana si affievolì per la mancanza di uomini e materiali e si assestò davanti al "muro" di Livergnano, annullando le previsioni minime iniziali di liberare la "dotta" prima dell'arrivo dell'inverno; l'obiettivo massimo, invece, era il raggiungimento del fiume Po. Dopo queste conquiste, il fronte appenninico si arrestò per due mesi per volontà dei comandanti delle due armate; le operazioni sulla via Emilia, invece, ed Adriatica continuarono più lentamente e, a fine Novembre, vennero liberate Fontanelice e Casola Valsenio. Arrivò quindi dicembre ed il proclama di Alexander che fermò tutte le operazioni fino alla primavera a causa delle difficoltà che l'inverno avrebbe portato sugli appennini, attestando la linea del fronte a pochi km da Bologna e lungo la linea del Senio, permettendo ai tedeschi di riorganizzarsi. La nuova linea difensiva, formatasi casualmente dall'avanzamento delle truppe, venne chiamata Gengis Khan.
Qui di sotto vi riportiamo le foto degli schieramenti sulla Gotica e gli avanzamenti delle truppe. Inoltre alleghiamo alcuni articoli di giornale in merito a quelle operazioni.
Fonti:
www.storiaememoriadibologna.it
www.lineagotica.eu
www.bibliotecasalaborsa.it
www.goticaromagna.it
www.wikipedia.it