L'1 Settembre 1939 le forze naziste guidate da Adolf Hitler, al fine di occupare il territorio del cosiddetto "corridoio di Danzica" che divideva la Germania dagli antichi territori della Prussia orientale, varcarono i confini della Polonia poco prima delle 5 di mattina. L'attacco venne favorito anche dal non intervento della Russia che, pochissime settimane prima, aveva firmato un patto di non aggressione con la Germania che prenderà il nome dai Ministri degli Esteri tedesco e sovietico (Molotov e Ribbentrop), con cui le due potenze si spartivano i territori polacchi in quanto anche l'Unione Sovietica aveva degli interessi sulle zone una volta appartenute agli Zar. Stipulati gli accordi, il Fuehrer programmò l'invasione per il 26 Agosto ma ebbe qualche ripensamento quando l'Inghilterra offrì il suo supporto alla Polonia e Hitler dovette operare nuove trattative e inventarsi un casus belli che giustificasse le sue azioni. Per non perdere il fattore sopresa, al Cancelliere tedesco fu riferito dai suoi generali che le truppe non potevano rimanere in perenne stato di allerta lungo il confine. Fu così che il 31 Agosto Hitler diede l'ordine d'attacco per il giorno successivo.
Il piano d'attacco tedesco, denominato Fall Weiss (o Caso bianco) e ideato dal Generale e Capo dello Stato Maggiore Generale Franz Halder ma comandato dal Generale Walther von Brauchitsch, prevedeva l'adozione di una nuova tipologia di guerra, quella di movimento basata sull'appoggio delle forze corazzate ed aeree, consentendo una rapida avanzata verso Varsavia e lasciando il compito di accerchiare il nemico alle formazioni di fanteria perchè la geografia polacca, che presentava estese pianure occidentali consentiva l'attuazione di una manovra a tenaglia. Il piano, quindi, prevedeva un attacco in contemporanea di due gruppi di armate: a nord la 3° e 4° Armata, comandate dal Generale Fedor von Bock, avrebbero invaso il corridoio per poi prendere la direttrice sud verso la capitale, mentre dal meridione del Paese sarebbero avanzate verso nord l'8°, la 10° e la 14° armata, appoggiate da truppe slovacche e comandate dal Generale Gerd von Rundstedt, un terzo gruppo avrebbe attacco dalla Slovacchia così da impegnare le forze polacche nel territorio della Galizia.
La strategia di difesa polacca, che prese il nome di Piano Zachòd (o Piano Ovest), prevedeva il posizionamento di quasi tutte le forze disponibili sui confini a ridosso con la Germania, rendendo esiguo il numero di militari di riserva. Ciò fu deciso per due motivi sostanzialmente: 1) la convinzione polacca che, in caso di attacco nazista, gli Alleati sarebbero intervenuti con una pesante controffensiva aerea sulla Germania e con un attacco da terra lungo la Linea Sigfrido (linea difensiva risalente alla Prima Guerra Mondiale); 2) i capi di Governo della Polonia avevano il timore di una rapida occupazione della parte ovest del Paese che avrebbe portato all'abbandono delle zone industriali situate sul fiume Vistola e di quelle carbonifere della Slesia. Questo piano, tuttavia, presentava molti punti deboli: avrebbe comportato l'apertura di un secondo fronte di combattimento da parte degli Alleati, e questa speranza fu la causa naturale del dislocamento delle truppe polacche nella zona di Danzica, dove sarebbero state esposte ad un duplice attacco tedesco da ovest e dalla Prussia orientale; un altro punto debole era la disposizione delle forze di riserva, ammassate nella zona tra Lodz e Varsavia, che dovendosi muovere a piedi sarebbero state quasi del tutto inefficaci per un contrattacco; inoltre, l'arretratezza a livello di mezzi corazzati e meccanizzati dell'esercito polacco, rendeva rischiosa una ritirata verso l'interno del Paese e la difesa dei confini verso la Romania.
L'attacco ebbe quindi inizio alle 04:45 del primo giorno di Settembre, ma alcune azioni di sabotaggio da parte dei tedeschi iniziarono anche prima dell'orario ufficiale di avvio delle operazioni. All'ora stabilita, le artiglierie e gli aerei nazisti aprirono il fuoco sugli obiettivi stabiliti e, contemporaneamente, le divisioni corazzate iniziarono ad avanzare, seguite dalla fanteria.
Il giorno successivo, come nell'idea della Blitzgrieg di Hitler, la tenaglia alla base del corridoio fu chiusa, "fruttando" ai tedeschi 15 mila prigionieri e costringendo le restanti forze polacche alla ritirata verso la capitale per rientrare nei ranghi della 3° armata polacca impegnata a Malwa, conquistata dalle forze tedesche il 3 Settembre, catturando altri 10 mila prigionieri.
Nel settore sud l'avanzata nazista procedeva altrettanto velocemente: la 1° divisione corazzata riuscì a conquistare un pinte sul fiume Warta; un possibile contrattacco polacco alle forze di von Rundstedt fu negato da Rydz-Smigly al fine di evitare una battaglia campale sulla riva occidentale della Vistola. A questo punto, per la mancanza di comandi intermedi, l'Alto Comando dell'Esercito polacco si ritrovò completamente tagliato fuori dalle linee di comunicazione con le sue sette armate che stavano ripiegando di fronte all'avanzata tedesca. Il governo della Polonia diramò quindi una richiesta di aiuto ai Paesi Alleati affinchè mantenessero i loro impegni di entrata in guerra contro la Germania. Le due potenze occidentali esitarono e l'unico atto che intrapresero fu un ammonimento nei confronti dei tedeschi; la risposta di Hitler non arrivò e, Francia ed Inghilterra, decisero quindi di intimare un ultimatum di arresto delle ostilità in Polonia da parte della Wermacht entro il 3 Settembre, alle ore 11 per la potenza inglese ed entro le 17 per quella francese. I due ultimatum scadettero senza che giungesse alcuna risposta dai nazisti e le potenze Alleate entrarono ufficialmente in guerra, seguite da India, Australia e Nuova Zelanda. Le 33 divisioni dell'Heeresgruppe C, comandate dal Generale Wilhelm Ritter von Leeb, si schierarono sui confini occidentali della Germania, lungo la Linea Sigfrido alla frontiera con Belgio e Olanda. Gli americani, che entrarono in guerra nel 1941 a seguito dell'attacco giapponese nella baia di Pearl Harbor, iniziarono ad avvertire i primi screzi con le potenze dell'Asse quando il siluramento tedesco della nave passeggeri SS Athenia, scambiata per un mercantile armato, provocò la morte di 112 civili, tra cui 28 cittadini americani suscitando l'indignazione e la protesta del Governo degli Stati Uniti.
Quelli che vi abbiamo raccontato sono gli eventi che portarono all'apertura del conflitto da parte di Hitler ed alla conseguente scesa sul campo delle potenze alleate.
CURIOSITA':
Clare Hollingworth, divenuta la prima corrispondente di guerra del The Daily Telegraph, fu la prima persona a dare l'annuncio dell'inizio delle ostilità riuscendo ad usare un telefono per comunicare la notizia all'ambasciata inglese di Varsavia. I funzionari tuttavia non le credettero e sporse quindi il ricevitore fuori dalla finestra sotto cui, in quel preciso istante, stavano transitando le truppe tedesche. riuscì così a trasmettere la notizia a l giornale britannico.
Fonti:
www.wikipedia.it