Il 12 settembre 1944, la V Armata americana al comando del Generale Clark (composta da quattro divisioni di fanteria americane, a due Task Force corazzate, una divisione corazzata sudafricana ed alla Forza di Spedizione Brasiliana - FEB -) si trovava ai piedi delle difese tedesche del Giogo di Scarperia.
Il Generale aveva lanciato il motto:" A Bologna prima di Natale!", ordinando la conquista dei Monti Altuzzo e Monticelli, attraverso la SP 503, perchè, nonostante i tedeschi avessero intensificato i lavori di costruzione delle fortificazioni dopo la liberazione alleata di Firenze il mese prima, questo settore rimaneva il più debole. Proprio qui, però, i nazisti si aspettavano un attacco alleato ed avevano convogliato le migliori divisioni disponibili della Wermacht, che era senza riserve e con pochi uomini a disposizione, tra cui pochi veterani della battaglia di Cassino e molte reclute appena arrivate dalla Germania senza mai aver sparato un colpo prima di allora. Accelerando quindi i tempi, le linee di difesa tedesche sul Monticelli, che coprivano la zona fino all'Omomorto, erano state protette da fasce di filo spinato alte un metro e che si estendevano in profondità per 100 m. L'Organizzazione Todt, inoltre, aveva costruito sul versante nord dei ricoveri profondi 20 metri all'interno della montagna, che potevano ospitare 20 militari, ed aveva scavato nella roccia un rifugio da 50 posti per il comando. Sul Monte Altuzzo, invece, le difese naziste compivano un semicerchio in quota, riuscendo ad avere una visuale di quasi 180° da est ad Ovest.
Ad attaccare all'alba del 13 settembre furono la 91^ e la 85^ Infantry Division che prenderanno il controllo del territorio cinque giorni dopo l'inizio delle operazioni, dovendosi scontrare con la 4^ Divisione paracadutisti del Generale Trettner, i famosi Diavoli Verdi. Successivamente l'avanzamento sarà più veloce: il 21 verrà liberata la conca di Firenzuola dopo un pesante bombardamento che distruggerà il paese, che fortunatamente era stato evacuato dai tedeschi, il 29 verrà occupato il passo della Raticosa ed il 2 ottobre verrà liberato il paese di Monghidoro.
Nel frattempo, l'8^ Armata inglese riprese gli attacchi nella zona di Coriano, sia dal mare che dalla terra, dove anche gli anglo-canadesi vennero rallentati dal fuoco nemico fino a quando, il 14 i greci riuscirono ad arrivare all'aeroporto di Rimini, i canadesi superarono il fiume Marano andando quindi all'attacco dei rilievi di San Lorenzo in Correggiano e di San Martino Montelabbate. Il giorno dopo gli inglesi arrivarono a Gemmano,. trovando uno scenario di morte e desolazione. L'avanzata prosegue quindi verso il centro di Rimini, attraverso sei direttrici di marcia, liberando Montescudo, Montecolombo ed il crinale di Coriano dopo quasi due settimane di scontri, che permisero a Kesselring di attestarsi su una nuova linea difensiva che prese il nome di Linea Gialla.
Le direttrici per una rapida conquista di Bologna sembrano aperte, ma il proclama di Alexander fermerà tutte le operazioni sulla Gotica fino alla Primavera dell'anno successivo.
A Ponzalla, piccola frazione del Comune di Scarperia, è possibile visitare il Centro Documentazione e Ricerche Storiche sulla Seconda Guerra Mondiale (CDRS), nato nel 2011 dalla volontà della onlus Gotica Toscana, con lo scopo di proteggere la memoria del passaggio della guerra nel territorio toscano e, data la sua collocazione, un occhio di riguardo è rivolto alle operazioni militari che si svolsero nel Settembre del 1944 tra il Passo della Futa e quello del Giogo. Il museo, la cui raccolta di cimeli proviene da ritrovamenti avvenuti sulle alture circostanti o da donazioni, ha sede in una ex scuola del paese concessa dal Comune: la struttura, non molto grande, può contare su un lungo corridoio e da due sale dedicate ai fatti di guerra, di cui una dispone di un maxi schermo su cui è possibile vedere un documentario relativo alla Linea Gotica.
Due percorsi inoltre, accessibili ottimamente in ogni periodo dell'anno, danno la possibilità di raggiungere i campi di combattimento di Monticelli e del monte Altuzzo, dove si possono trovare i resti di postazioni fortificate, gallerie e trincee. Contattando l'associazione onlus Gotica Toscana è possibile organizzare visite guidate.
Le alture del Giogo continuano a rilasciare frammenti della storia che attraversò quei luoghi: nel 2013, infatti, sono stati ritrovati i resti di due paracadutisti tedeschi identificati grazie alle piastrine militari. Inoltre, non è raro di imbattersi in ordigni inesplosi, quindi ancora pericolosi. Si consiglia dunque, a chi voglia intraprendere passeggiate in quelle zone, di prestare attenzione e sopratutto di non toccarli e di chiamare subito le autorità.
FONTI:
http://www.museogotica.it/storia/
http://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1944/1551
http://www.lavetrinadellearmi.it/magazine/museo-della-battaglia-del-passo-del-giogo/
http://www.lineagotica.eu/news.php?id=144
http://centroservizi.lineacomune.it/sanpiero/geko/storia-identita-luoghi/memorie-900-guerra.html