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Operazione Encore: attacco ai Monti della Riva


Schema Operazione Encore

Verso la fine del 1944, un gruppo di combattimento conosciuto come la Task Force 45, insieme ad un gruppo di partigiani della Divisione Modena Armando, tentarono due attacchi al Monte Belvedere (secondo Kesselring, il caposaldo della linea difensiva occidentale) ma furono entrambi respinti. In quello stesso periodo, alleati e partigiani eseguirono operazioni di pattugliamento ed infiltrazione, per conto della primordiale CIA, al fine di raccogliere informazioni indispensabili per battere i nemici. La zona era presidiata dalla 232° Infanterie-Division, formata da soldati di origini diverse, e raggiunta ad inizio 1945 dalla 3° Divisione di fanteria marina "San Marco" della RSI.

A Gennaio arrivò, a sostegno degli alleati, la 10° Divisione da montagna americana (prima divisione alpina americana) in previsione dell'offensiva di primavera che doveva portare alla liberazione di Bologna. Questo gruppo di militari fu chiamato in soccorso perchè la conquista di questi monti prevedeva scalate di pareti a strapiombo e l'uso di teleferiche per l'evacuazione dei feriti.

Monumento a ricordo delle battaglie

La battaglia decisiva ebbe inizio tra il 18 ed il 19 febbraio 1945 quando fu attaccato Monte Macinello, Monte Serrasiccia, Monte Cappel Buso e Pizzo Campiano che prese di sorpresa i tedeschi permettendo la conquista quasi immediata dei monti della Riva. La notte successiva fu la volta dell'attacco al Belvedere con l'obiettivo di prendere il capoluogo di regione e la Pianura Padana, come previsto dai piani dell'operazione denominata in codice "Encore". Gli attacchi continuarono per 4 giorni, fino a quando gli alleati presero la Riva. Tuttavia i tedeschi si attestarono poco più sotto, rimanendo presenti in alcuni paesini attorno e risistemandosi su una nuova linea difensiva tra Cima Tauffi, Monte Pizzo, la Superchina e Rocchetta Sandri.

in soccorso furono chiamati anche i soldati brasiliani della FEB e l'operazione si potè dire conclusa il 5 marzo quando gli americani entrarono a Castel d'Aiano.

Famoso è l'attacco della 10° Divisione che, per prendere di sorpresa una postazione di tedeschi senza far rumore, ricoprì di cuoi le teste dei martelli e dei chiodi in modo da insonorizzare il contatto tra i due metalli e salire la parete al buio ed in silenzio.

Il 16 aprile i partigiani attaccarono la nuova linea tedesca e 4 giorni dopo riuscirono a liberare Fanano, costringendo nazisti e fascisti ad abbandonare la zona dell'Abetone verso fine mese, mentre gli alleati erano già arrivati a Bologna (liberata il 21) ed a Modena (22 aprile) arrivando fino al Po e mettendo fine alla guerra il 2 maggio 1945.


L'ITALIA ERA LIBERA!


Fonti:

  • www.bibliotecasalaborsa.it

  • www.wikipedia.it

  • www.storiaememoriadibologna.it

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