L’alimentazione nel periodo della guerra era molto ridotta,le donne preparavano semplici piatti con ingredienti coltivati nel proprio terreno. Le nonne facevano spesso conserve per l’inverno, per esempio mettevano i fichi ad essiccare e poi usavano vari accorgimenti per non farli andare a male. Piatti che oggi noi diamo per scontato perché troviamo con facilità e né consumiamo quotidianamente come per esempio la carne e i dolci, in quel periodo erano una rarità si potevano mangiare solo nei giorni di festa. Come non ricordare la famosa minestra di legumi, preparata con cura. L’alimentazione dei nostri nonni, paragonata alla nostra, era sicuramente più semplice, ma sana ed equilibrata.
Con questo breve articolo ricordiamo la ricetta proposta da Simonelli Elsa (1936), un’anziana signora di Colla, rimane vivo ancora oggi l’esperienza del periodo della guerra. Approfitandone di un’intensa chiacchierata mi ha insegnato a preparare questo piatto conosciuto con il nome dialettale della zona “La Fricandò”, prepararla è semplicissimo innanzitutto occorrono questi ingredienti:
Dosi: 1 kg di zucchine, ½ Kg di cipolle, 4 pomodori, olio sale ( a piacere unite i peperoni).
Preparazione: Affettate le zucchine e le cipolle, mettetele con olio e sale in una padella.
Si fa cuocere e contemporaneamente mescolare zucchine e cipolle, a circa metà cottura si aggiungono i pomodori se uno preferisce si possono aggiungere i peperoni.
Questa è una ricetta facile da preparare ma con se porta la tradizione e fa emergere quanto fosse difficile a quei tempi andare avanti, le scorte di cibo erano realmente molto ristrette e le persone dovevano veramente adattarsi con poco.