Per ricordare la tragica strage di Sant'Anna, avvenuta il 12 Agosto del 1944, viene organizzata l'ottava edizione della "Camminata della Memoria", con partenza da Valdicastello ed arrivo a Sant'Anna di Stazzema.
L'evento è organizzato con la collaborazione di "Associazione 12 Agosto Valdicastello Carducci", "ARCI Valdicastello", "ANPI Versilia - Gino Lombardi", "Amici di Zuffone", "ANPI Comitato Provinciale Lucca", "Associazione Martiri di Sant'Anna" e "ARCI Comitato Lucca Versilia" ed è una delle numerose iniziative svolte a partire dal 5 di Agosto per commemorare il 73esimo anniversario dell'efferata strage.
Sarà sicuramente un momento di commozione e riflessione per tutti quanti, con la speranza che avvenimenti del genere non si ripetano mai più.
All'inizio dell'agosto 1944 Sant'Anna di Stazzema era stata qualificata dal comando tedesco come "zona bianca", ossia una località adatta ad accogliere sfollati: per questo la popolazione, in quell'estate, aveva superato le mille unità. Inoltre, sempre in quei giorni, i partigiani avevano abbandonato la zona senza aver svolto operazioni militari di particolare entità contro i tedeschi. Nonostante ciò, all'alba del 12 agosto 1944, tre reparti di SS salirono a Sant'Anna, mentre un quarto chiudeva ogni via di fuga a valle sopra il paese di Valdicastello. Alle sette il paese era circondato. Quando le SS giunsero a Sant'Anna, accompagnati da fascisti collaborazionisti che fecero da guide, gli uomini del paese si rifugiarono nei boschi per non essere deportati, mentre donne, vecchi e bambini, sicuri che nulla sarebbe capitato loro in quanto civili inermi, restarono nelle loro case.
In poco più di mezza giornata vennero uccisi centinaia di civili, di cui solo 350 poterono essere in seguito identificate; tra le vittime 65 erano bambini minori di 10 anni di età. Dai documenti tedeschi peraltro non è facile ricostruire con precisione gli eventi: in data 12 agosto 1944, il comando della 14ª Armata tedesca comunicò l'effettuazione con pieno successo di una "operazione contro le bande" da parte di reparti della 16. SS-Panzergrenadier-Division Reichsführer SS nella "zona 183", dove si trova il territorio del comune di S. Anna di Stazzema; l'ufficio informazioni del comando tedesco affermò che nell'operazione 270 "banditi" erano stati uccisi, 68 presi prigionieri e 208 "uomini sospetti" assegnati al lavoro coatto. Una successiva comunicazione dello stesso ufficio in data 13 agosto precisò che "altri 353 civili sospettati di connivenza con le bande" erano stati catturati, di cui 209 trasferiti nel campo di raccolta di Lucca.
I nazistifascisti rastrellarono i civili, li chiusero nelle stalle o nelle cucine delle case, li uccisero con colpi di mitra, bombe a mano, colpi di rivoltella e altre modalità di stampo terroristico. La vittima più giovane, Anna Pardini, aveva solo 20 giorni(23 luglio-12 agosto 1944). Gravemente ferita, la rinvenne agonizzante la sorella maggiore Cesira (Medaglia d’Oro al Merito Civile) miracolosamente superstite, tra le braccia della madre ormai morta. Morì pochi giorni dopo nell'ospedale di Valdicastello. Infine, incendi appiccati a più riprese causarono ulteriori danni a cose e persone.
Non si trattò di rappresaglia (ovvero di un crimine compiuto in risposta a una determinata azione del nemico): come è emerso dalle indagini della procura militare di La Spezia, infatti, si trattò di un atto terroristico premeditato e curato in ogni dettaglio per annientare la volontà della popolazione, soggiogandola grazie al terrore. L'obiettivo era quello di distruggere il paese e sterminare la popolazione per rompere ogni collegamento fra i civili e le formazioni partigiane presenti nella zona. [Da Wikipedia]
Riguardo all'argomento, noi volontari del Servizio Civile abbiamo scritto un gran numero di articoli sul nostro sito, partendo dal primo -"E POI VENNE IL SILENZIO": I VOLONTARI DEL S.C.N IN VISITA A SANT’ANNA DI STAZZEMA- del 30 Dicembre dello scorso anno, dove raccontavamo in breve alcune nostre riflessioni dopo aver visitato la città ed il museo il giorno prima, riprendendo poi l'argomento più nel dettaglio nel post subito dopo, -IL MUSEO STORICO DELLA RESISTENZA DI SANT’ANNA DI STAZZEMA-. Sono poi seguiti altri articoli nei quali cercavamo di raccontare le nostre impressioni e ciò che avevamo potuto vedere durante la visita, continuando poi con numerose testimonianze della gente del posto, fotografate nella "sala rossa" del museo di Sant'Anna e riportate poi sul nostro sito con la speranza di poterle. Per l'occasione, sul sito sarà aggiunta una sezione galleria, dove potrete vedere tutte le belle foto che siamo riusciti a scattare durante la nostra visita.
Vi rimettiamo i link a tutti i post riguardanti Sant'Anna e alla galleria e vi invitiamo caldamente a condividere se gli articoli vi piacciono.
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