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Fritelle di (farina di) Castagne


In questo breve articolo ricordo la lavorazione della Farina di Castagno, lo faccio attraverso il ricordo di mio nonno Rovetti Vittorio nativo di una piccola località del comune di Fivizzano, Casalina Alta-Cecina. Nonno abitava assieme alla sua famiglia composta da sette fratelli, abitavano in un casolare immerso nel verde delle montagne, la nostra famiglia di umili origini possedeva al tempo di Guerra un po’ di tutto dal bestiame ai campi, forse fu proprio questo, il motivo per cui fecero la sede il Comando Partigiano durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale.

Le donne della famiglia avevano a disposizione sia la carne, sia i prodotti dell’orto e prodotti di stagione come le castagne. All'epoca l’ambiente era ancora sano e i grandi Castagnetti erano nel pieno della loro produttività, parlo delle zone comprese tra la Garfagnana e la Lunigiana.


La raccolta delle castagne diventava un ottimo passatempo l’occasione per trascorrere del tempo assieme, generalmente questo processo avveniva nel mese di Ottobre; si ci recava nei boschi e si faceva attenzione nell'individuare i ricci caduti per terra perché avevano raggiunto la loro maturazione, li si apriva con l’aiuto di un bastone. In genere dentro un unico riccio vi sono dalle due alle tre castagne. Le castagne venivano selezionate, dovevano presentarsi sode,turgide e intatte. I frutti troppo morbidi, invece presentano sul guscio piccoli forellini, potrebbero contenere parassiti, mentre quelli polverosi e opachi potrebbero essere bacati.


Il raccolto veniva portato negli Essiccatoi; queste costruzioni in passato erano molto più diffusi in montagna, sono piccole strutture parzialmente interrate, composte da un solo ambiente con un solaio situato ad una certa altezza, su cui vengono stese le castagne da essiccare. L’essiccamento viene eseguito fornendo dal basso moderate quantità di aria calda mista a fumo, per una durata variabile dai 10 ai 30 giorni, ricordo che quando ero bambina attorno al nostro canniccio c’era sempre una gran nuvola di fumo.

Una volta essiccate le castagne subivano l’Imbiancatura ovvero la Sgusciatura, le si sbucciavano e generalmente le si portavano al mulino,ma ricordo che i miei nonni conoscevano un signore che aveva un apposito macchinario. Questo signore arrivava e con l’aiuto di tutti si caricavano le castagne pulite sulla macchina questa le macinava ottenendo così la Farina di Castagno​.


Con quest’ultima di potevano realizzare diverse ricette, basti ricordare: i Cian, la Castagnina, la Polenta, le Fritelle, il Pane di San Martino e la Pasta fatta in casa. Nonno mi insegnò a realizzare le Fritelle di Castagno.

Per realizzarle occorrono pochi ingredienti: 4 hg di farina di castagne, sale, acqua.


Si prepara una grande conca nella quale si setaccia la Farina di Castagne per renderla perfetta senza grumi, essa viene mescolata con acqua e un pizzico di sale. Ciò che si ottiene è un impasto semidenso, con l’aiuto di un mestolo si inizia friggere in abbondante olio di oliva bollente.

Le Fritelle vengono servite con stracchino o ricotta a seconda dei propri gusti.


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